ANCORA NOVITA' Nasce la 175c.c.4T Special, questa moto rivestì grande importanta nella gamma Parilla, un po' perchè riconduceva esteticamente alle moto da corsa ufficiali e un po' perchè di aspetto giovanile e sportivo. Il telaio era ispirato a quello del 125c.c.4T e cioè con le cuve posteriori invertite rispetto a tutti i 175 precedenti, oltre ad alcuni elementi ricavati in lamiera stampata a “diamante” e alla bellisma cassetta porta attrezzi in alluminio alettato. Il motore era il collaudato motore a “camma alta”, ancora aggiornato, e le ruote da 19''. Nasce inoltre una nuova variante della 125c.c.4T che prese il nome di Special, prodotta principalmete nei collori azzurro-oro. Nasce anche lo Slughi 125c.c.2T, ma la cosa lasciò tutti un po' perplessi perchè la motociletta era troppo simile alla precedente, non ne guadagnava in prestazioni, nonostante la cilindrata fosse stata portata a 125c.c. (in realtà i c.c. sono 115), non in estetica, non in consumi e nemmeno a livello di costo. LO SPORT ILa Moto Parilla nel 1959 prese la decisione di non impiegare alcuna risorsa, almeno per qualche tempo, per le gare di velocità. Seguì l'esempio di altre Case come la Gilera, Guzzi, Bianchi che si dedicavano ad una pratica di tendenza, la Regolarità. 125cc 4 Tempi Regolarita' 1959 La Parilla si presentò con due squadre ufficiali, per disputare, sia le gare nazionali che quelle a carattere internazionale. Il proposito era ambizioso, imporsi nel Campionato Italiano con la 125 4T. Purtroppo l'obbiettivo non fu raggiunto pur ottenendo 39 vittorie. Verso la fine del campionato accadde qualcosa all'interno della direzione sportiva. Fu saltata una gara e si decise misteriosamente di ridimensionare le squadre. Tuttavia le riviste specializzate riportarono numerose fotografie dela 125 Regolarità e tanti commenti positivi da poter considerare quell'annata, dopotutto, soddisfacente. Per quanto riguarda la velocità, le Parilla 175 stavano vincendo in America veramente di tutto, ne sono la prova le tre vittorie conseguite a Daytona, nella gara di velocità su strada, in quella di velocità in salita e di accelerazione, grazie anche all'abilità di Rottigni che si distinse sia come preparatore di squadra che come pilota. In Italia si ottenne solo qualche vittoria ad opera di corridori privati. Numerose vittorie arrivarono dal Motocross ad opera dei team del concessionario Nardi di Roma e Rege di Torino. Fu importante un episodio di Rege che inscrisse una Parilla 175c.c maggiorata a 200c.c.dalla fabbrica nella classe 250.c.c. ottenendo un ottimo 5°posto, perchè diede il via alle sperimentazioni per aumentare la cilindrata da 175 a 250c.c., ottenuta provando diverse soluzioni di corsa ed alesaggio. Sarà poi la preferita per la specialità Motocross e sfruttata soprattutto in America dove otterrà grandi affermazioni, e assumerà il nome ancora oggi famoso, di Wildcat. |