10 ANNI

La Moto Parilla festeggiò il suo Decimo Anniversario. Dieci anni appena dalla prima MonoAlbero costruita per passione e per scommessa. La Moto Parilla figurava tra le Case di vertice sia per impianti che per modellistica, produttività e notorietà. Nel 1956 la Parilla puntò sulla realizzazione dei processi costruttivi, sul perfezionamento dei modelli più venduti, sul rinnovamento di altri in fase calante e soprattutto sulla costruzione di nuove motoleggere e ciclomotori d'aspetto gradevole, ma di costo contenuto e di limitata gestione di utilizzo. Furono così interamente sacrificate alcune cilindrate che pur avevano dato grandi soddisfazzioni come la 150c.c.2T, motore brillante ma dai consumi troppo elevati. Rimasero in listino solo per esaurire le giacenza ad esclusione dello Scooter Levriere che rimase in produzione fino al '58.

NASCE IL FAUNO 98cc 4 TEMPI

Il Fauno 98c.c. 4T, fu una motoleggera completamente nuova, di disegno nitido e semplice, caratterizzato da un serbatoio verniciato a grosse chiazze nere simili a quelle di un Panda. Il cilindro era verticale e, nonostante alcune pubblicazioni insistano nel definirlo un MonoAlbero, possedeva una distribuzione a semplici aste bilancieri, lubrificati dai vapori d'olio provenienti dal carter. Il modello non ebbe il successo sperato, ma gli restò il merito di essere la base per il futuro ottimo 125c.c.4T.

MODIFICHE

Oltre alla nascita dei nuovi motori 49c.c.4T che affiancheranno i Parillini 49c.c.2T, si modica il 175c.c.4T, che ora aveva assunto puntine ed anticipo aut??mR??omatico sulla destra, appilicati allo statore della dinamo, nuovo tendicatena alla distribuzione per una migliore silenziosità, migliori prestazioni e facilità di utilizzo, specialmente al momento dell'accensione. Uscì dalla produzione il 175c.c.4T Turismo Speciale, il motofurgone Bulldog passo dal 150c.c. 2T al 175c.c.4T predendo il nome di Atlantis. Non riuscendo a far fronte a tutte le richieste per i Parillini italiane ed estere si decise di portare parte della produzione nello stabilimento della Wilier Triestina.

LE COLLABORAZIONI

L' ufficio commerciale ottenne un contratto di buona importanza economica e di alta immagine con una delle più solide realtà motociclistiche tedesche, la rinomata Victoria Werke, che costruiva moto fino dal 1901. Il contratto prevedeva la fornitura di motori 175c.c.4T. Le moto uscite da questo connubio si chiameranno 175 Victoria-Parilla, caratterizzate da una corpulenta ma non brutta linea teutonica. La ditta Taurus di Milano, produttrice di magnifiche monocilindriche monoalbero e bialbero di grossa cilindrata, fin dagli anni '30 aveva scelto il motore del Parillino per equipaggiare il suo ciclomotore. Il Levriere 150 fu costruito su licenza in Belgio e prese il nome di Novy Parilla 150.

LO SPORT

L'attività sportiva del 1956 fu caratterizata dalla presenza delle Parilla BiAlbero nelle varie cilindrate che l'Ing. Salmaggi aveva messo a punto ricavandone una maggiore affidabilità e potenza. Entrò in scena la 175c.c.4T da Regolarità, strettamente derivata dalla 175 stradale, che, con pochi accorgimenti, sembrò prestarsi bene a questa specialità. La moto si riconosce soprattutto per il vecchio capiente serbatoio delle Turismo '54??mR??, ha parafanghi rialzati, la forcella idraulica ed elementi in tubo sotto al telaio in funzione di paramotore.

PARILLA AI VIGILI URBANI

Continua la tradizione dei Vigili Urbani motorizzati Parilla. Quelli di La Spezia scelgono delle 175 personalizzate, che montano sulla base del Lusso Veloce il più austero serbatoio del Turismo del '54 e la sella monoposto.

BREVISSIME

Tengono le esportazioni, quelle della Parilla sono in forte espansione soprattutto negli Usa. Esce dallo stabilimento un Parillino ogni 5 minuti.